Laboratorio Architettura e Urbanistica di Alessandro Braghieri
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Chiesa di San Pietro Apostolo
Genova
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Progettazione 2011, Esecuzione 2012
Questa chiesa è ricordata per la prima volta nel 1198 ma la chiesa attuale, probabilmente, è una ricostruzione fatta intorno al XV secolo e poi ampliata nel XVI fino al restauro del 1878 quando fu realizzata la nuova facciata.
La scelta fondamentale del progetto è stata quella dell’esecuzione di un restauro conservativo delle facciate.
Le analisi di dettaglio del manufatto hanno evidenziato che gli intonaci dell’elevazione delle facciate, da una certa altezza in su, presentavano una finitura a marmorino: policroma a imitazione del marmo sui fondi e monocromatica con sfumature ad accentuare la plasticità degli elementi sulle parti a rilievo. Tale finitura, di pregio e ben fatta, era celata sotto lo strato di pittura sintetica risalente all’ultimo intervento di “restauro”, databile ai primi anni ’70.
Gli intonaci, inoltre, si presentavano diffusamente distaccati dal supporto così come gran parte degli stucchi e degli altri elementi decorativi a rilievo. Tutte le superfici degli elementi (intonaci, stucchi, elementi architettonici e decorativi a rilievo e statue) presentavano diffuse fessurazioni che, in alcuni casi, facevano sì che gli elementi fossero frammentati in numerose piccole parti che tendevano a disgregarsi. Tra lo stato di pittura sintetica, non traspirante, e gli strati sottostanti era presente uno strato di vegetazione.
In considerazione dello stato dei vari elementi costituenti le facciate, del loro pregio intrinseco e generale per l’architettura della chiesa e della necessità di limitare al minimo l’intervento, si è scelto di eseguire tutti i consolidamenti necessari per garantire la sicurezza e la conservazione dei materiali, e per dare un’immagine generale unitaria delle facciate. Per i diversi elementi architettonici costituenti le stesse, in base alle caratteristiche, sono stati associati specifici cicli di lavorazioni.
