Laboratorio Architettura e Urbanistica di Alessandro Braghieri

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Chiesa di Sant'Annibale Maria di Francia

Giardini Naxos (ME) 

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Concorso di progettazione ad inviti: progetto segnalato - 2021

con Fabrizio Dieci e Nicola Bucci (artisti) e Matteo Firpo (liturgista)

Si tratta della progettazione di un nuovo complesso parrocchiale, costituito dalla chiesa, dalla canonica, dai locali di ministero pastorale, dal sagrato e dagli altri spazi esterni di pertinenza (superficie lotto 3.670 mq).

L’impianto della nuova chiesa si pone l’obiettivo di riqualificare l’area facendola diventare la “scena della vita” che li ci si aspetta, che li ci fa stare bene e dire “è bello per noi stare qui, costruiamo tre tende”: così si forma la comunità, la città. L’elemento prevalente di valenza urbanistica che la nuova chiesa vuole esprimere è il radicamento con il luogo, in particolare per l’orientamento e per la conformazione dei volumi, che dà ordine alla composizione urbana, e per l’uso di materiali locali nelle pavimentazioni e nei rivestimenti. Altri elementi fondamentali sono la qualità dello spazio urbano e, quindi, dei volumi che lo definiscono, la bellezza diffusa, da ricercare con forme semplici e riconoscibili di riferimento, con l’armonia di queste e tra le parti, la giusta gerarchia tra gli spazi e tra i volumi, la “misura” del tutto in modo da avere spazi e forme alla scala umana che devono essere “misurati” e “posseduti” dall’occhio nei diversi fotogrammi che si aprono alla nostra vista muovendoci nel quartiere, contribuendo a orientare gli abitanti e farli sentire a casa.

Per quanto concerne il profilo formale la chiesa è generata da una geometria semplice data dalla sovrapposizione di un rettangolo aureo, con l’asse corto direzionato est-ovest, con un quadrato, orientato come le costruzioni intorno, che, con i loro sottomultipli, forniscono il tracciato regolatore della pianta da cui si elevano i muri, tagliati “a mostacciolo” dalla piastra inclinata del tetto. Nei distacchi tra i muri costruiti sul rettangolo e quelli costruiti sul quadrato sono collocate vetrate a tutt’altezza. Dal punto di vista estetico, all’esterno come all’interno, i volumi vivono del contrasto chiaro-scuro dei materiali: la Pietra lavica delle lastre di pavimentazione (all’interno e all’esterno) e la Pietra di Modica delle lastre di rivestimento dei muri della cappella del Santissimo, del nartece e del campanile; l’intonaco di calce e sabbia lavica degli altri muri; il legno dell’intradosso del tetto e delle porte; il ferro brunito delle “celade”, degli infissi e dei pilastri. Complessivamente l’interno dell’aula è un ambiente caldo, disegnato dalla luce che nelle diverse ore del giorno entra in modo differente dalle vetrate ai quattro punti cardinali, con prevalenza di superfici scure sulle quali si stagliano i poli liturgici, in pietra di Modica chiara che la catturano, così come le altre opere d’arte con oro e colori.

 

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