Laboratorio Architettura e Urbanistica di Alessandro Braghieri

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Piazza Martiri della Libertà

Pombia (NO)  

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Pombia (NO), Piemonte

Concorso d’idee: progetto vincitore – 2009

Progettazione 2010, Esecuzione 2010-11

 

Il progetto di riqualificazione urbanistica di questa piazza ha compreso l’esecuzione dei seguenti interventi: nuova sistemazione della piazza (spazi pedonali, parcheggi e viabilità), compresa la modifica degli spazi esterni di accesso alla scuola “Don G. Ferrari”; nuova sistemazione e ampliamento del posteggio situato a ovest del Municipio; riqualificazione del parco giochi retrostante il Municipio e, in generale, del verde pubblico dell’area; realizzazione di una passerella pedonale per il collegamento tra la piazza ed il parco giochi; manutenzione straordinaria dei prospetti del Municipio, restauro architettonico della facciata della scuola “Don G. Ferrari”, in affaccio sulla piazza, coordinati all’interno di un progetto unitario, gravitante intorno al Palazzo del Comune.

Trattandosi di un progetto di riqualificazione urbana, riferito ad un ambito di estensione molto limitata, ma con una forte connotazione rappresentativa, in quanto centro della località di riferimento, si è scelto di ideare una soluzione progettuale, che non fosse “calata dall’alto”, con un impatto sul luogo tale da stravolgerlo e da risultare difficilmente “assorbibile” dallo stesso, bensì di elaborare un progetto, evidentemente nuovo e distinguibile, che traesse però la sua forza dal dialogo con l’esistente.

Si è quindi partiti da una lettura del tessuto urbano, storicizzato, nel quale ci troviamo ad operare, così da individuarne le prerogative paesaggistiche, territoriali, ambientali, orografiche, morfologiche, architettoniche e d’immagine – in qualche modo sintesi anche di quelle storico-culturali –, così da acquisire gli strumenti conoscitivi necessari per lavorare in sintonia con l’esistente. Si è sviluppato quindi, un progetto di crescita qualitativa della valenza ambientale del luogo, in modo naturale e - allo stesso tempo - nuovo, ricercando la completa integrazione / perfetta simbiosi tra il nuovo episodio e le preesistenze, cosicché, insieme, costituiscano un unico oggetto città.

La costituzione di un unico oggetto città, che percorre il processo evolutivo naturale della città storica con l’inserimento di un nuovo episodio a questo inscindibilmente legato, è un fatto qualificante per la qualità della vita delle persone, che vivono questi luoghi, abitando contemporaneamente gli spazi “vecchi” e quelli “nuovi”, sovrapposti, stratificati, fusi con armonia.

È evidente come in quest’ottica l’accostamento del nuovo all’esistente non sia inteso solo in senso materiale, ma anche e soprattutto in senso “spirituale”, cioè, afferente la sfera del portato storico-culturale e della tradizione (della forma mentis della civitas che ha costituito e vive l’urbs). Da questo criterio generale di “approccio” al progetto per un suo corretto inserimento nel territorio, discendono gli altri criteri, più operativi, che hanno guidato la progettazione.

 

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