Laboratorio Architettura e Urbanistica di Alessandro Braghieri

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Chiesa di San Biagio / Campanile

Finale Ligure (SV), Liguria

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Progettazione 2018/19, Esecuzione 2021/22

Il campanile della Chiesa di San Biagio a Finalborgo, a pianta ottagonale e caratterizzato da un forte “fuori piombo”, è costituito dalla base rotonda, data da un bastione delle mura del 1452 nel quale è inglobata la base del campanile trecentesco, dal fusto ottagonale risalente al 1463 e da un’imponente guglia, per un’altezza totale di circa 35,50 m. Il basamento ed il fusto sono in muratura di pietrame mista, con il fusto rivestito da masselli di Pietra di Finale squadrati, mentre la guglia è in muratura di mattoni, esternamente lasciati a vista. Alla sommità del basamento c’è il “cammino di ronda” a sbalzo, coronato da merli, il fusto è coronato da cornici e altri motivi decorativi in pietra di Finale e da alcune aperture a bifora, ora quattro per piano, ed è coronato dalla balaustra, anch’essa in Pietra di Finale, posta alla base della guglia.

Lo stato di conservazione delle superfici esterne, sia intonacate che in pietra, e dell’apparato architettonico decorativo, si presentava molto critico con elementi instabili, altri molto erosi, diffusa patina biologica e vegetazione infestante, numerose lacune nella malta dei giunti tra le pietre, ecc., con evidente rischio sia per la conservazione del monumento, sia per la fruizione delle aree intorno. Migliore la situazione all’interno con però le scale lignee molto degradate e non sicure. I tre elementi principali costituenti il campanile presentavano tutti inclinazioni diverse, però risultavano stabili, segno del funzionamento dei precedenti interventi di consolidamento. A fronte di importanti indagini conoscitive (rilievo architettonico mediante fotogrammetria digitale, indagini archeologiche, analisi delle malte e mappatura dei materiali, mappatura dei fenomeni di degrado, indagine sismica, analisi statica) e di piccoli interventi di consolidamento statico (in particolare della guglia) e di restauro architettonico, il grosso del lavoro eseguito è da dato da interventi di conservazione: disinfezione delle murature e degli intonaci mediante rimozione della vegetazione superiore infestante, rimozione dei depositi incoerenti tramite pulitura generale, eseguita a secco, delle superfici in pietra e intonacate, rimozione dei depositi parzialmente aderenti sulle superfici delle mensole in Pietra di Finale e degli intonaci all’intradosso degli archetti in mattoni, rimozione delle stuccature in malta cementizia eseguite sulla muratura del bastione nel corso degli ultimi interventi di carattere meramente manutentivo;, rimozione di tutti gli elementi murati ed infissi (ferri, ganci, chiodi, ecc.) non più necessari, ristilatura dei giunti della muratura in pietrame e mattoni eseguita in profondità con malta di calce idraulica naturale, stuccatura profonda e superficiale delle fessurazioni, risarcitura delle lacune presenti nella muratura in mattoni degli archetti mediante ricostruzione delle geometrie in malta liscia ed eventuale materiale di riempimento, protezione delle parti sommitali dei merli in muratura mediante realizzazione di un “bauletto” costituito da intonaco in malta di calce idraulica naturale, consolidamento delle superfici disgregate e/o decoese mediante applicazione di silicato di etile, protezione superficiale dei nuovi intonaci.

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